L’Albero di Natale è una delle decorazioni natalizie più diffuse al mondo. Si tratta in genere di un abete o di un pino (ma nel mondo sono usati anche altri tipi di albero), decorato con piccoli oggetti colorati, palline, luci, dolciumi, preparato qualche settimana prima di Natale e ai cui piedi è tradizione disporre i regali in attesa della festa in cui verranno aperti. Le origini dell’Albero di Natale sono pagane: sembra che si colleghi all’antichissima usanza di molte culture, prevalentemente nordiche, di decorare gli alberi del Paradiso con nastri, fiaccole, piccole campane ed animaletti votivi a simboleggiare il rinnovamento della vita. Tale tradizione entrò poi anche nella cultura cristiana. Alla base della leggenda dell’albero di Natale vi è una storia proveniente dal Nord Europa. Si narra infatti che, durante il periodo di Natale, un boscaiolo vide in un bosco un bellissimo abete innevato, magicamente illuminato dal sole invernale e volle ricrearne l’effetto per la giovane moglie malata. Tagliò così un giovane abete e lo portò a casa, dove lo caricò di festoni di carta e candele luminose. La moglie ammirò estasiata per tutta la notte l’abete ed il mattino seguente aveva riacquistato la salute. Il primo albero di Natale di cui si ha notizia fu addobbato a Tallin, in Estonia, attorno al 1400. Esso era nella piazza del paese ed era il centro dei festeggiamenti natalizi, che terminavano con un ballo di massa, in cui i giovani cercavano l’anima gemella. Per molto tempo l’uso dell’albero fu limitato all’Europa Settentrionale, poi la tradizione si diffuse in tutto Europa e l’abete apparve per la prima volta a Vienna attorno al 1800, poi in Francia ed in seguito in Inghilterra. Il primo albero di Natale italiano fu quello della regina Margherita: la sovrana addobbò l’albero presso la sua residenza al Quirinale nel 1860 circa. Da allora si diffuse presso le case di tutta la Penisola.
Originariamente si utilizzavano alberi da frutto, simboli del ParadisoTerrestre, ma in seguito si preferì utilizzare i sempreverdi, a cui si attribuivano proprietà magiche, a cui si appendevano delle mele per ricordare l’albero della Conoscenza del Paradiso. Si narra che un anno, a causa di un cattivo raccolto, un vetraio di Strasburgo pensò di sostituire le mele con delle palline di vetro, dando così vita all’usanza che conosciamo. Attualmente la varietà degli addobbi per l’albero si può definire quasi infinita, sia per la forma (palline, campanelle, caramelle, angioletti....) che per il materiale con cui sono realizzati (vetro, legno, tessuto, cartapesta, feltro...).
|