Il termine affresco è usato per indicare la pittura murale in genere. In realtà si chiama propriamente affresco quel tipo di pittura murale fatto con pigmenti colorati impastati o diluiti con acqua, distesi su un intonaco fresco, adoperando la calce come bianco. La tecnica dell`affresco si fonda sulla proprietà della calce che unita alla sabbia di fiume forma, essiccandosi lentamente, un intonaco con superficie dorata e cristallina nella quale il colore penetra e resta fissato a tal punto da resistere non solo al lavaggio, ma anche, e per secoli, alle intemperie. Tale intonaco è composto da due strati: l` arricciato e l`intonachino. Il primo è posto direttamente sul muro di supporto, ed è formato da una parte di calce e due di sabbia. Il secondo è costituito in uguale quantità di calce e di sabbia, più fine di quella usata per l` arricciato, unita in un impasto al quale talvolta si aggiunge la polvere di marmo finissimo. Il disegno è eseguito di solito a pennello. Il pittore può dipingere solo sull`intonachino umido perciò dovrà stedere solo la parte che sarà sicuro di finire. Tracciato il disegno, l` artista comincia a stendere i colori. Le materie coloranti più adatte all` affresco sono gli ossidi di ferro. Ottimi sono anche il cobalto azzurro e quello verde.
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